GIULIANO DI ROMA - ESPLORATA DAGLI SPELEOLOGI DEL C.A.I. FRUSINATE. SI APRE UNA "INSOLITA" VORAGINE LUNGO IL FOSSO DI MONTE ACUTO Le forti piogge torrenziali dello scorso novembre hanno provocato l’apertura di una grossa voragine lungo il Fosso di Monte Acuto a quota 350 metri slm. Alcuni componenti Gruppo Speleologico del Club Alpino Italiano di Frosinone, prontamente avvisati, hanno esplorato la cavità che risulta essere composta da un ampio pozzo iniziale, profondo 45 metri e largo circa 3 metri e da un cunicolo orizzontale dilungo 40 metri. Ci sono evidenti segni di concrezioni e notevoli afflussi d’acqua. Si tratta dunque di una grotta attiva non a regime continuo, ma sporadico, a seconda della portata idrica del fosso sovrastante. "Attualmente" riferisce il prof. Paolo Sellari, Presidente del Gruppo Speleologico del CAI frusinate "i rami e le foglie trascinate dalla piena subito dopo il crollo e depositate al fondo del meandro, impediscono la prosecuzione dell’esplorazione. Tuttavia, in seguito all’osservazione del potenziale regime idrico interno, insieme agli altri componenti del Gruppo nutriamo grande fiducia nella scoperta di una prosecuzione della grotta, e contiamo di poter continuare il lavoro di disostruzione nelle prossime settimane". "L’esplorazione è stata particolarmente impegnativa per il continuo pericolo di caduta di sassi dall’alto" aggiunge il dottor Patrizio Ricciotti ", medico del Soccorso Alpino "Operiamo come sempre nel massimo rispetto delle regole di sicurezza. Lo studio della grotta riveste notevole importanza per l’inquadramento idrogeologico della zona". Lo conferma Augusto Carè, geologo, responsabile scientifico degli speleologi ciociari "Si tratta di fenomeni frequenti nella nostre zone che sono per la maggior parte carsiche. L’acqua penetra nel sottosuolo scavando pozzi e gallerie e molte volte le piogge torrenziali fanno crollare i diaframmi che separano queste cavità dal mondo all’aperto. Attraverso queste esplorazioni contiamo di disegnare un quadro abbastanza preciso dell’azione dell’acqua in profondità e di definire il livello delle falde sotterranee". da "Ciociaria Oggi" del 28 dicembre 2003 |
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