ELEZIONI COMUNALI
UN MESE DI PASSIONE
Tornati alla normalità dopo un mese di "passione elettorale" ci apprestiamo a stilare un bilancio delle amministrative per il rinnovo del Sindaco e del Consiglio Comunale.
Sabato 15 maggio c’è stata la presentazione delle liste, e subito una sorpresa: sono state ben sei le liste iscritte, con relativo elevato gruppo di candidati. La notizia ha suscitato un gran clamore: Villa Santo Stefano, infatti, sarebbe risultata ai primi posti in Italia per numero di liste in proporzione al numero dei votanti. Il giorno dopo, registriamo l’esclusione della lista UDC, per irregolarità amministrativa: le liste sono così passate a cinque, con 59 candidati ufficiali. La prima settimana di campagna elettorale è stata caratterizzata da un clima "incandescente", l’elevato numero di liste civiche con tutte le implicazioni connesse ha monopolizzato l’attenzione popolare. L’intreccio di candidati dello stesso nucleo familiare presenti in più liste, ha causato molti comprensibili disagi. Pertanto, la discussione sull’orientamento del voto, essendo tutti coinvolti con parenti e amici, ha generato dubbi e provocato un certo sconcerto pressoché generalizzato. Una partenza elettrizzante della competizione elettorale, contraddistinta da un ritorno d’interesse alle vicende politiche locali come non capitava da qualche tempo. Nel recente passato era difficoltoso trovare gente da mettere in lista, tanti erano restii per svariati motivi, invece ora siamo quasi alla… "troppa grazia Sant’Antò!". Nella seconda settimana è iniziata la distribuzione a porta a porta del materiale propagandistico: bigliettini, volantini e stampe di vario genere e dimensione. Hanno fatto la comparsa, per la prima volta in paese, appositi opuscoli contenenti i programmi elettorali: una novità assoluta alla quale non eravamo abituati e molto apprezzata dalla popolazione. La campagna pubblicitaria si è intensificata nella terza settimana, con le visite casa per casa dei canditati di tutte le liste. L’intero territorio del paese è stato "battuto palmo a palmo" alla ricerca del voto utile. Commenti e pronostici sull’andamento delle elezioni hanno tenuto banco in tutte le discussioni. Negli ultimi sette giorni c’è stato il rush finale per accaparrarsi il consenso degli indecisi: coloro che avrebbero potuto far pendere il classico ago della bilancia da una parte, determinando la vittoria di una lista piuttosto che un’altra. Il tono del dibattito si è fatto certamente aspro, ma sempre nei canoni di un civile confronto. Ci sono stati tanti… si dice che… ma alla prova dei fatti nessuna certezza su eventuali duri colpi bassi, ma solo scaramucce quasi "fisiologiche" in un contesto così importante, nel quale erano in gioco le sorti del paese. Il fine settimana ha visto il ritorno dei comizi, era dal 1980 che non si registravano. Sia il giovedì che il venerdì tutte le liste hanno presentato agli elettori i rispettivi programmi: sono stati buoni discorsi, incentrati soprattutto sui programmi e senza riferimenti o attacchi personali agli avversari, con partecipazione emotiva del pubblico e in alcuni casi con domande e risposte. Sabato 12 e domenica 13 giugno, l’affluenza alle urne è stata molto alta, la percentuale si è attestata attorno all’85%. Non ci sono stati intoppi, tutto è proceduto nella massima regolarità. Lunedì 14, "The Day After", "il giorno più lungo". Lo spoglio è incominciato nel tardo pomeriggio, le operazioni sono state scrupolose: tutte le schede sono state esaminate attentamente. Dopo la mezzanotte, il risultato ufficiale: la vittoria è stata ottenuta con uno scarto minimo di tre voti, mai successo! La nostra redazione, dopo attenta e scientifica analisi, avendo effettuato rilevazioni statistiche su un campione attendibile di cittadini, ha azzeccato in pieno i pronostici. Avevamo previsto il testa a testa delle due liste candidate al successo, la prima della quale avrebbe superato la soglia dei 400 suffragi avrebbe ottenuto la vittoria, i risultati delle altre tre liste, infine il numero minimo di preferenze per entrare in Consiglio Comunale. Da rimarcare alcuni risultati personali: Franca Colonia con 74 voti di preferenza è risultata la più votata, ottimo il risultato ottenuto da Amalfi Cipolla con 65 voti, il sindaco uscente Maurizio Iorio ha preso 64 voti, Danilo Reatini con 52 voti si conferma un candidato forte. Per trovare una competizione elettorale tanto sentita occorre risalire indietro nel tempo, anche se l’eccessivo numero di liste ha disorientato e non poco la popolazione. Va bene coltivare interesse per la vita politica, meglio certo dell’indifferenza diffusa in passato; tuttavia, secondo noi, il nostro paese può ospitare due liste, al massimo tre. La coalizione delle forze in campo è preferibile alla frammentazione d’energie disperse in distinte particolarità, che inevitabilmente possono generare confusione. C’è da chiedersi "cui prodest"; ovvero, a chi giova tutto ciò? La lista "Liberi di Mente" merita poi una disamina particolare: ha voluto dare uno scossone all’ambiente, richiamando l’attenzione alle problematiche del mondo giovanile. Ora si volta pagina, occorre ascoltare e coinvolgere tutti nel progetto Paese. Auguriamo al neo Sindaco Enrica Iorio, ai consiglieri di maggioranza e a quelli d’opposizione buon lavoro per l’interesse di Villa Santo Stefano. 19 giugno 2004
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