Una sera, non vedendo tornare mia sorella Rina, decisi di andarla a prendere a casa di nostra zia Italia in piazza, essendo ormai da tanto entrato in vigore il coprifuoco. Lungo la strada del ritorno una pattuglia ci diede l'alt! E con i fucili puntati verso di noi ci chiesero i documenti, mostrai il mio permesso e salutandoci ci lasciarono proseguire. Giunti all'altezza della chiesa di S.Sebastiano di lato c'era la casa di una certa Mariannina, davanti un pergolato e una porta di tavole e proprio mentre noi passavamo, un tedesco ubriaco bussava con il calcio della pistola. Visto ciò dissi a mia sorella di allungare il passo per evitare che questo ubriaco potesse importunarci. Giunti poco più su dell'imbocco di Vallarea sentimmo dei colpi di pistola e noi allungammo ancora di più il passo verso casa. La mattina seguente sapemmo che era stata uccisa, mentre apriva la porta, la moglie di Stefano Palladini, Antonina, Paul mi disse che il militare era stato trasferito con provvedimento immediato nella prima linea del fronte russo. Per paura che le truppe di occupazione mi trovassero il lasciapassare e mi fucilassero come collaborazionista, lo nascosi in mezzo ad un libro insieme ad una foto che mi ritraeva con Goering. Passato il periodo dell'occupazione andai a riprendere il mio libro, ma i miei mi dissero che era stato buttato insieme ad altri libri.
Durante la guerra la biancheria era stata murata sopra il forno di casa che si trovava vicino le cantine e i generi di prima necessità in una cantina murata dove si poteva accedere solo da una finestrella che ancora potete vedere sotto la finestra della cucina a piano terra verso la cabina elettrica. Anche alle "fontanelle" dove, come ho già detto avevamo un terreno, c'erano sepolte delle damigiane con dentro salsicce, pezzi di prosciutto e ventresche e sopra sulla terra che le ricopriva c'erano piantati fagioli, zucchine ed altro. A metà Febbraio 1944, ondate di bombardieri americani, passavano per andare a bombardare Montecassino. Il chiarore degli scoppi e i boati giungevano sino a Villa e il cielo era sempre affollato anche di aerei da caccia che davano luogo a feroci duelli. Ricordo il giorno in cui un caccia inglese, dopo un lungo combattimento con un aereo tedesco, cadde su monte Siserno e Don Amasio Bonomi con alcuni volontari e soldati tedeschi andarono a recuperare i poveri resti del pilota Anthony Williams, che furono sepolti nel cimitero con un elmetto sulla croce e una piastrina mentre un plotone tedesco sparava in aria: l'ufficiale gli aveva tributato l'onore delle armi.
Alla metà di Maggio il fronte di Cassino fu aggirato dalle truppe coloniali francesi cioè marocchini e algerini mentre secondo Radio Londra, truppe inglesi e polacche occupavano cassino e i resti dell'abbazia. 7/9 segue pag. 8
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