MÁLUA MALUÖNÖ ( Angelina Iorio )

FAMIGLIA: MALVACEE NOME LATINO: MALVA SILVESTRIS ( L )

MALVA NEGLECTA ( WALLR ) O ROTUNDI FOLIA

NOME ITALIANO: MALVA

Il nome deriva, probabilmente, dal verbo greco MALÀSSO ( μαλάσσω ), AMMORBIDIRE, e dalla contrazione del latino “MOLLIRE ALVUM”, AMMORBIDIRE LA PANCIA, in riferimento ai suoi principi salutari. L’aggettivo SILVESTRIS significa che si trova nei boschi. La malva è una pianta biennale comunissima nei prati, lungo le strade, vicino agli abitati. Le due specie ( SILVESTRIS E NEGLECTA ) vengono comunemente confuse, la differenza sta nel fatto che il tipo "SILVESTRIS" ha i lobi più pronunciati, mentre la "NEGLECTA" ha i lobi più arrotondati. Il fusto è prima basso, poi eretto, le foglie sono tondeggianti con due o tre lobi e, a volte, un po’ ripiegate verso la parte superiore. I fiori sono formati da cinque petali rosa con tre strisce rosse. Le foglie più tenere hanno un sapore dolce ed ingentiliscono le insalate ( non esagerate con le foglie di malva: hanno un lieve potere lassativo! ). I giovani getti primaverili possono essere lessati e mescolati ( in modiche quantità ) all’erua pazza.

RICETTE. CREMA DI VERDURA. La crema di verdura ha la caratteristica particolare di essere per l’organismo assolutamente "disgorgante", da consumare infatti il giorno dopo una cena pantagruelica ( troppo esagerata ). Far bollire una cipolla, una carota, una patata e foglie di malva in poca acqua; a cottura avvenuta passare il tutto e condire con un filo di olio d’oliva e parmigiano reggiano.

FRITTATA ALL’ERNESTO. Lessare due patate con qualche foglia di malva; a cottura avvenuta schiacciate il tutto con la forchetta e poi soffriggete in olio caldo, quindi unite le uova sbattute in precedenza.

Con le foglie di malva lessate e condite con olio e l’aggiunta di emmenthal e parmigiano reggiano si può preparare un ripieno per le torte salate. A Villa Santo Stefano la malva è molto diffusa e da sempre viene utilizzata come antinfiammatorio negli ascessi gengivali: si fanno bollire le foglie e poi si pongono ancora calde sull’ascesso.

Ernesto Petrilli: la Biografia  pag.1/3   pag.2/3   pag.3/3

| indice delle erbe | la prefazione alle erbe | ricette gastonomiche |

 

| BARBA DÖ ZAPPÖ - LATTUGHINA | CASSELLA - BORZACCHINA | CATIÖGLIÖ - RADICCHIELLA | CENTRA DÖ UAGLIÖ O LENGUA DÖ SOCIÖRA - PIATTELLO | CIÖCUÖRIA- CICORIA - ENDIVIA | CIÖCUÖRIA SALUATÖCA - TARASACCO | CIÖCUÖRIONÖ - LATTUGAGGIO | CIÖFALITTÖ - STRINGOLI | CIPICCIA | CRÖSPIGNA - CRESPINO SPINOSO, CRESPIGNO | CRÖSPIGNA MMÖLLA - CICERBITA | ERUA LÖCCIÖCHÈNTA - FARINELLO | FÖNÖCCHIELLA - FINOCCHIELLA | INSALATA DÖ MURO - CRESPIGNO SFRANGIATO | ITRÖ - BLITO | IUOSA - OMBRELLINO PUGLIESE | LENGUA DO CANO - PIANTAGGINE LANCEOLATA | LENGUA DÖ PECURA - PIANTAGGINE MAGGIORE | LÖRÖ ALLORO | MÁLUA MALUÖNÖ - MALVA | PAPAMPÖNÖ - ROSOLACCIO, PAPAVERO | PIANTA DÖGLIÖ TARTUFÖ - TOPINAMBUR | PÖNCIÖCARÖGLIÖ - BARDANA MONORE, LAPPOLA | PÖNNÖTARA - PARIETARIA | PÖRCHIACCA - PORTULACA | RAPEŜTÖ - RAMOLACCIO | RATTAROLA - LATTUGHINO | RÖCHITTÖ - RUCHETTA | RÖDDICA - ORTICA | SPARÖNÖ ASPARAGO | SUCAMĖLÖ - BORRAGINE | ZAMPÖ DÖ IATTA - CRISANTEMO CAMPESTRE |

 

www.villasantostefano.com

PrimaPagina