La passione per lo studio delle erbe, gli è stata trasmessa da tanti paesani del passato e del presente. Da ognuno di essi, citati opportunamente nelle apposite schede, ha imparato a conoscere ed apprezzare le numerose specie di erbe selvatiche presenti nel territorio: comunemente chiamate erue pazze. " Nelle campagne intorno al paese, esistono una quantità impressionante di erbe selvatiche assolutamente mangerecce, sconosciute alla maggior parte della popolazione. La gente acquista verdure ed insalate piene di pesticidi e concimi chimici, senza rendersene conto. Invece, abbiamo a disposizione una riserva naturale di erbe che possono costituire il nostro contorno quotidiano a tavola. Molte specie di erbe e quasi tutte commestibili; che tra l’altro, fanno parte a pieno titolo della tradizione gastronomica locale. Si deve tornare alla natura e, consumare prodotti stagionali. Noi a Villa siamo fortunati a possedere tale risorse: il nutrimento dei nostri padri è alla portata delle nuove generazioni; basta andare in cerca di erbe selvatiche a due passi da casa. Il nostro organismo è programmato proprio per il consumo dei prodotti della terra, pertanto, tornare a questo tipo di alimentazione non può che giovarci. La cucina moderna, con l’eccessivo consumo di carne può risultare dannosa per la nostra salute. Invece la dieta mediterranea a base di verdure frutta e pasta, si è dimostrata efficace nel prevenire malattie cardiovascolari. Il dilemma, in futuro, sarà la scelta tra alimentazione onnivora o vegetariana, dobbiamo abituarci sempre più a questo secondo sistema; infatti, le sostanze nutritive di origine vegetariana hanno funzioni terapeutiche, permettendo - tra l’altro - di rinforzare la resistenza contro le malattie infettive." Ernesto, tra i molteplici interessi, è anche membro del Gruppo Volontario Antincendio Uerofi Codacons di Villa. Coltiva anche altri hobbies particolari, tra cui la collezione di armi, soprattutto coltelli da combattimento: circa novanta pezzi, tutti di valore ed alcuni antichissimi.

Cuoco esperto inseme a sua moglie Franca Colonia  della cucina tradizionale santostefanese, amano riprodurre e sperimentare le ricette dell’antica gastronomia paesana, con gli accorgimenti caratteristici e minuziosi dell’epoca che, esaltando sapori ed odori, contribuivano al nutrimento dei nostri nonni con soddisfazione del palato. A tal proposito, è d’uopo il consiglio di assaggiare la loro famosa "minestra di pane" - seguendo scrupolosamente le istruzioni di preparazione - a cui hanno dato una speciale impronta soggettiva: quel qualcosa in più, che la rende assolutamente prelibata.

Altra passione di Ernesto, la poesia, ama leggere vari autori, il suo poeta preferito è un autore cinese vissuto nel 700: Li Po. Appassionato di cinema, predilige i film di azione e violenza pura. I cineasti preferiti sono: Ingmar Bergman, Woody Allen, Takeshi Kitano, John Woo, Sam Peckimpah, Stanley Kubrik e Martin Scorsese. Abbiamo chiesto ai familiari, che gravitano attorno alla sua orbita gravitazionale ed affettiva, un giudizio sulla creatività polivalente del nostro ricercatore. Il padre, caustico nelle sue battute con punte di raffinato sarcasmo, ritiene che Ernesto sia confusionario nelle cose. "Sicuramente ha talento, però vuole fare troppo e non si rende conto di superare il limite. Dovrebbe programmarsi meglio, mettere ordine in scaletta, rispettarlo, seguendo un percorso stabilito; questo ho cercato di insegnarli, ma non lo mette mai in pratica." Un giudizio critico, certamente severo, ma fungente da pungolo migliorativo. Sulla stessa lunghezza d’onda, la sorella Anna Maria, che lo ritiene certamente dotato d’ingegno ma confusionario. "Per giudicare Ernesto, bisogna vedere in che stato si trova il garage di casa: un disordine organizzato, dove solo lui riesce a raccapezzarsi". Il fratello Franco ha sempre nutrito nei suoi confronti stima ed amicizia, lo considera un punto di riferimento: un esempio al quale ispirarsi. "Ho cercato, in passato, di misurarmi con Ernesto, la nostra era una sorta di sfida accademica, senza alcuna rivalità tipica dei "fratelli coltelli", ma solo per vedere chi di noi prevalesse, ero stimolato da tale confronto. Ora, dopo aver constatato una superiorità intellettuale, onestamente devo ammettere che mio fratello è più intelligente di me." Il giudizio di mamma Giulia non può che essere chiaramente di parte. Essendo il primo figlio, sembra anche il prediletto. "Fa tutto ciò che dice lui, è il cocco di casa - continua simpaticamente e senza alcuna invidia Anna Maria - quando c’è da fare un acquisto particolare, per nostra madre conta il parere decisivo di Ernesto". Per concludere, ci troviamo al cospetto di un personaggio culturalmente assai preparato, poliedrico, eclettico, carismatico, fantasioso, insomma quasi… un genio in pectore. Paradossalmente, lo si può etichettare come un "trasgressivo conformista". Tutto questo ed altro ancora rappresenta il nostro "scienziato" Ernesto Petrilli, che non finisce mai di stupire, si presenta con un’idea dietro l’altra, quando sta in vena creativa… chi lo ferma più! E la storia continua.